Primo mese di attività degli studenti presso il CESMAT

Primo mese di attività degli studenti presso il CESMAT

Nel periodo compreso tra il 20 ottobre e il 24 novembre, gli studenti del secondo anno del Corso di Laurea in Medicina dell’Università Europea di Roma hanno partecipato a una continua attività formativa presso il CESMAT – Centre for Simulation in Medical Advanced Training.

L’iniziativa ha coinvolto l’intera coorte studentesca, suddivisa a rotazione in gruppi da 15/20 studenti, così da favorire un apprendimento più mirato e una partecipazione attiva durante le sessioni.

Parallelamente alle attività del CESMAT, gli studenti hanno svolto anche il tirocinio pratico professionalizzante presso la Casa di Cura Santa Famiglia, un Centro di riferimento per la Ginecologia e l’Ostetricia.

L’attività presso il CESMAT verrà estesa, anche se solo parzialmente, anche agli studenti del I anno del Corso di Laurea con incontri sugli skill lab per i prelievi venosi e arteriosi e della realtà virtuale.

Attività svolte

Le attività si sono articolate in quattro aree principali:

1. Simulazione medica avanzata

Le sessioni di simulazione hanno permesso agli studenti di confrontarsi con scenari clinici ad alta fedeltà, grazie all’utilizzo del simulatore robotizzato Gaumard HAL S5301, programmato grazie ad algoritmi di AI; un sistema avanzato in grado di riprodurre in modo realistico funzioni fisiologiche, parametri vitali, scenari patologici  e risposte cliniche del paziente. La simulazione rappresenta uno dei pilastri della Clinical Skills, consentendo allo studente di sperimentarsi in situazioni complesse in un ambiente controllato e sicuro.

E’ essenziale introdurre sin da subito gli studenti alle dinamiche del contesto clinico. Crediamo infatti che solo un’esposizione anticipata agli ambienti e alle logiche della pratica clinica permetta di formare medici realmente preparati alle sfide del domani e di facilitare la comprensione dei processi di lavoro in équipe e delle dinamiche ospedaliere. Gli scenari proposti hanno ricreato contesti complessi relativi alla gestione del paziente, al lavoro di squadra e al processo decisionale.

Ogni scenario è stato seguito da un debriefing immediato, momento formativo fondamentale durante il quale gli studenti hanno potuto riflettere criticamente sulle proprie azioni, discutere le scelte effettuate e analizzare sia gli aspetti tecnici sia quelli comunicativi e organizzativi. Questo approccio ha favorito un apprendimento critico, riflessivo e consapevole, caratteristico delle metodologie esperienziali.

2. Realtà virtuale immersiva

È stato impiegato il visore Meta Quest 3s per avviare gli studenti a modalità innovative di formazione in ambienti virtuali immersivi. Attraverso la realtà virtuale, gli studenti hanno utilizzato l’applicazione 3D Organon, una piattaforma avanzata per lo studio dell’anatomia umana. Il software consente un’esplorazione interattiva e tridimensionale dei principali sistemi corporei, permettendo di visualizzare, manipolare e “dissezionare” virtualmente migliaia di strutture anatomiche. Grazie alla possibilità di ruotare, scomporre, isolare e osservare in dettaglio organi e tessuti, gli studenti hanno potuto comprendere con maggiore immediatezza le relazioni spaziali tra le diverse parti del corpo. L’impiego della realtà virtuale ha reso lo studio dell’anatomia più intuitivo e coinvolgente, favorendo un apprendimento attivo e potenziando la capacità di memorizzazione e di integrazione tra teoria e rappresentazione tridimensionale.

3. Riduzione del rischio clinico

L’intero percorso formativo è stato progettato con l’obiettivo di sviluppare competenze orientate alla sicurezza del paziente. La simulazione, la realtà virtuale e i momenti di debriefing hanno permesso agli studenti di comprendere come l’errore possa essere analizzato, prevenuto e trasformato in un’opportunità di crescita professionale, contribuendo al consolidamento di una cultura della sicurezza e della responsabilità clinica.

4. Comunicazione (communication skills)

Un elemento distintivo del percorso formativo riguarda lo sviluppo delle competenze comunicative, considerate parte integrante della professionalità medica. Le sessioni dedicate alle Communication Skills hanno visto l’impiego del manichino Axel, progettato per simulare interazioni visive, verbali e non verbali tra medico e paziente. Attraverso scenari comunicativi strutturati, gli studenti si sono esercitati nell’instaurare un dialogo efficace con il paziente, nell’ascolto attivo, nella gestione delle emozioni e nell’esposizione chiara delle informazioni cliniche. L’obiettivo è quello di sostenere un modello di cura basato sulla collaborazione medico-paziente, un approccio oggi più che mai necessario in un sistema sanitario spesso messo alla prova da ritmi intensi e da un elevato afflusso di pazienti. L’attenzione alla comunicazione costituisce un aspetto fondamentale non solo dal punto di vista etico e deontologico, ma anche per il suo impatto sugli esiti clinici. Le attività svolte hanno permesso agli studenti di acquisire sin dalle prime fasi del percorso accademico una maggiore consapevolezza del ruolo comunicativo del medico, affinando competenze essenziali per la pratica professionale.

Valore dell’esperienza

Le attività svolte al CESMAT costituiscono un elemento fondamentale nel percorso formativo dei medici in formazione. La combinazione di tecnologia avanzata, simulazione realistica e momenti di riflessione strutturata ha consentito agli studenti di vivere un’esperienza didattica coinvolgente e altamente professionalizzante.

L’integrazione tra simulatori robotizzatisimulazione ad alta fedeltà e realtà virtuale immersiva permetterà agli studenti di sviluppare progressivamente competenze tecniche e relazionali in un ambiente formativo completo e multidimensionale.

Docenti coinvolti

Alle attività presso il CESMAT hanno preso parte diversi docenti del Corso di Laurea in Medicina, che hanno affiancato gli studenti durante tutte le sessioni, contribuendo in maniera fondamentale alla qualità dell’esperienza formativa. Si è mantenuto una ratio Tutor/Studente mai < di 0.5. In particolare, la Prof.ssa Alessandra D’Amico e la Prof.ssa Elisabetta De Marinis hanno operato dalla cabina di regia, coordinando le attività e garantendo il corretto svolgimento delle simulazioni mediante le interazioni vocali e modificando gli scenari simulativi. Il Prof. Andrea Silvestrini, il Dott. Mattia Vinciguerra la Dott.ssa Gabriella Facchinetti hanno guidato gli studenti durante le sessioni di simulazione medica, spiegando gli scenari clinici e supportando la riflessione critica sulle scelte operative.

Per quanto riguarda l’utilizzo del visore Meta Quest 3s e delle applicazioni di realtà virtuale immersiva, il Prof. Leonardo Schirone, la Prof.ssa Federica Frasca e la Dott.ssa Deborah Romeo hanno accompagnato gli studenti nella navigazione dei modelli anatomici e nella comprensione degli ambienti virtuali. Infine, il modulo dedicato alle Communication Skills è stato curato dal Prof. Francesco De Vincenzo, dalla Dott.ssa Camilla Porfirio, che hanno seguito gli studenti durante le esercitazioni di dialogo con il paziente e le attività di simulazione comunicativa. Il coordinatore del Corso di Laurea, il Prof. Ernesto Greco, è stato presente a tutti gli incontri, assicurando continuità e supervisione dell’intero percorso formativo.

In tutti i momenti formativi, i docenti hanno svolto un ruolo di guida e supporto, assicurando che gli studenti potessero apprendere in un ambiente stimolante, sicuro e collaborativo, consolidando competenze tecniche, relazionali e comunicative essenziali per la futura pratica clinica.

Maggiori informazioni sulle attività

 

Gallery delle attività svolte