Accurate: innovazione sanitaria per lo sviluppo dell’Africa

Accurate: innovazione sanitaria per lo sviluppo dell’Africa

Il tema della formazione sanitaria è al centro dell’articolo pubblicato dalla Dott.ssa Patrizia Angelotti, CEO di Accurate, partner tecnologico del CESMAT – il Centro di Simulazione Medica Avanzata dell’Università Europea di Roma.

L’analisi parte da una constatazione chiara: in Africa la qualità della formazione dei professionisti sanitari è una leva decisiva per lo sviluppo umano, la stabilità sociale e la crescita economica.

La simulazione clinica emerge come strumento chiave. Permette di esercitarsi in ambienti controllati, riducendo gli errori e rendendo immediatamente applicabili le competenze nella pratica. Tecnologie come telemedicina, realtà virtuale e piattaforme digitali contribuiscono a democratizzare l’accesso al sapere, superando distanze e fragilità infrastrutturali.

L’articolo inserisce questa visione nel quadro del Piano Mattei per l’Africa, che punta a rafforzare i sistemi sanitari locali attraverso infrastrutture, formazione e collaborazione tra pari, con l’obiettivo di creare competenze e autonomia nel lungo periodo.

La prospettiva è chiara: investire nella formazione sanitaria avanzata significa promuovere crescita, fiducia e resilienza delle comunità. È un tema strategico che riguarda da vicino la missione di CESMAT e conferma il valore delle tecnologie e della partnership con Accurate.

La salute è diventata indubbiamente una prioritàgeopolitica.

Le disuguaglianze sanitarie non sono solo ingiuste, ma rappresentano una minaccia per la stabilità globale, un fattore di fragilità che può compromettere la pace, la crescita e la fiducia tra le nazioni. Negli ultimi anni eventi come la pandemia, i conflitti regionali e le calamità naturali hanno messo in evidenza quanto la salute pubblica sia interconnessa con la sicurezza internazionale. Quando l’accesso alle cure è limitato si alimentano disordini, migrazioni forzate e crisi economiche. Investire nella formazione del personale sanitario non è dunque solo una questione etica, ma un imperativo strategico per garantire sicurezza, coesione e resilienza sociale.

La sicurezza dei pazienti è la base di ogni sistema sanitario solido e sostenibile. Secondo l’Oms, oltre 2,6 milioni di morti evitabili si verificano ogni anno a causa di eventi avversi, molti dei quali legati a errori umani o carenze nella preparazione del personale. È quindi fondamentale che la formazione di qualità diventi una priorità assoluta. La simulazione clinica si è affermata come un potente alleato in questo senso, capace di ridurre fino al 37% il rischio di errori, migliorando la qualità dell’assistenza e rafforzando la fiducia dei cittadini nei sistemi sanitari.

Un progetto per l’Africa

Il nostro progetto per l’Africa nasce da questa consapevolezza: la necessità di un approccio sistemico che unisca innovazione tecnologica, formazione pratica
e prossimità alle comunità. Prevediamo la creazione di centri di formazione avanzati dotati di simulatori di nuova generazione, in grado di replicare fedelmente il comportamento fisiopatologico del paziente. A questi si affiancheranno training center residenziali e su ruote, connessi a cliniche mobili dedicate alla diagnostica e alla prevenzione. Queste strutture permetteranno, da un lato, di incrementare l’accesso precoce alle cure e alla diagnosi di malattie potenzialmente invalidanti già in età pediatrica, e dall’altro di fornire strumenti concreti per la formazione continua del personale sanitario anche nelle aree rurali più isolate.

La tecnologia, in questa prospettiva, deve essere al servizio della formazione e del trasferimento di know how. Oggi strumenti come la telemedicina, l’intelligenza artificiale e le piattaforme digitali immersive hanno il potere di democratizzare l’accesso alla conoscenza, superando i confini geografici e le barriere infrastrutturali. È per questo che oggi risulta fondamentale costruire ecosistemi formativi digitali inclusivi, affiancati alla componente residenziale, dove l’innovazione è il motore che consente di sviluppare competenze, rafforzare capacità locali e diffondere procedure di cura standardizzate secondo le migliori linee-guida internazionali.

In Africa, dove le sfide sanitarie sono molteplici e complesse, è essenziale proporre modelli formativi realmente innovativi, capaci di colmare le disuguaglianze formative e professionali tra le diverse aree del continente. La formazione tradizionale, prevalentemente teorica, spesso non prepara i professionisti a gestire situazioni ad alta complessità o emergenze critiche. Il modello basato sulla simulazione consente invece di accelerare il trasferimento di competenze e di rendere immediatamente applicabile nella pratica clinica ciò che si apprende in aula o online.

Quale ruolo per la salute

La salute rappresenta uno degli assi portanti del Piano Mattei per l’Africa, intesa come prerequisito per lo sviluppo umano, la stabilità sociale e la crescita economica. L’Italia ha scelto di declinare la cooperazione sanitaria in chiave strutturale, rafforzando i sistemi locali attraverso infrastrutture, formazione del personale, accesso alle cure e resilienza delle comunità. L’obiettivo è costruire partenariati di lungo periodo, capaci di generare autonomia e competenze, in linea con la filosofia del Piano: non assistenza ma collaborazione tra pari. L’approccio italiano si fonda sull’idea che la cooperazione sanitaria debba essere generativa: creare competenze, formare personale, consolidare sistemi locali e promuovere l’accesso equo ai servizi di base. In questo senso, la salute diventa parte di una strategia integrata che unisce diplomazia, educazione, energia e ambiente, riconoscendo la centralità del capitale umano nello sviluppo del continente. È una visione che guarda all’Africa non come destinataria di aiuti, ma come partner nella costruzione di un futuro condiviso.

La simulazione clinica come rivoluzione educativa

La simulazione clinica rappresenta un approccio rivoluzionario: offre ai professionisti sanitari la possibilità di esercitarsi in ambienti controllati e sicuri, dove ogni errore diventa un’occasione di apprendimento. Questa metodologia offre tre vantaggi-chiave: apprendimento pratico (i professionisti affrontano scenari realistici e sviluppano abilità operative senza mettere a rischio la vita dei pazienti); riduzione degli errori (numerosi studi dimostrano che la simulazione riduce in modo significativo gli errori clinici, migliorando la qualità e la sicurezza dell’assistenza); adattamento alle realtà locali (i programmi possono essere personalizzati per rispondere alle specifiche sfide sanitarie dei diversi Paesi africani,
rendendo la formazione più pertinente ed efficace).

Oggi, le tecnologie emergenti come realtà aumentata, realtà virtuale e piattaforme digitali amplificano ulteriormente l’impatto della formazione sanitaria. Consentono di raggiungere territori remoti, di garantire aggiornamenti costanti e di creare reti professionali transnazionali. La telemedicina e l’e-learning offrono una risposta concreta al problema della distanza, assicurando che anche i professionisti in aree rurali possano accedere a percorsi formativi di alta qualità. Inoltre, queste tecnologie favoriscono una cultura della collaborazione interdisciplinare e della condivisione del sapere, elementi fondamentali per affrontare le sfide sanitarie globali.

L’obiettivo ultimo è quello di rendere la formazione sanitaria accessibile, continua e di qualità, affinché ogni professionista possa operare in sicurezza, con competenze aggiornate e una visione sistemica della cura. Ogni operatore ben formato rappresenta una garanzia di fiducia, competenza e sicurezza per il cittadino. La formazione trasforma la conoscenza in valore pubblico, rafforzando il legame tra sistema sanitario e comunità.

Formazione sanitaria e sviluppo sostenibile

In questa direzione, la leadership nella sanità non si misura solo attraverso gli esiti clinici, ma anche attraverso la capacità di generare una cultura della sicurezza,
della responsabilità e della cooperazione. Investire nella formazione sanitaria significa costruire sistemi più resilienti e società più coese; significa passare da una logica di reazione a una logica di prevenzione, da una sanità che cura a una sanità che protegge e promuove salute.

Come ha chiarito Aroldo Mattei – che grazie alla Fondazione social economic development Enrico Mattei, promuove la costruzione di un’alleanza strategica tra Italia, Paesi del Golfo e Africa, per uno sviluppo del continente africano – “la salute non è un traguardo, ma un percorso condiviso: si conquista ogni giorno, insieme, con conoscenza, fiducia e responsabilità”.

Investire nella formazione sanitaria tecnologicamente avanzata non vuol dire soltanto migliorare la qualità dell’assistenza, ma anche promuovere crescita economica, sviluppo umano e stabilità sociale. Professionisti della salute ben formati contribuiscono al benessere collettivo e alla prosperità delle comunità. Un sistema sanitario forte è un prerequisito per attrarre investimenti, sostenere lo sviluppo economico e consolidare la fiducia dei cittadini nelle istituzioni.

Il Piano Mattei: un’opportunità per l’Africa

In conclusione, il Piano Mattei rappresenta un’opportunità unica per l’Africa di innovare e trasformare in profondità la propria formazione sanitaria. Integrando tecnologie avanzate, modelli di simulazione e percorsi di apprendimento continuo, possiamo costruire un futuro in cui ogni professionista della salute abbia gli strumenti per affrontare con competenza le sfide del continente.

Investire nella formazione significa investire nel benessere delle persone e nello sviluppo sostenibile dell’Africa, perché il progresso di una nazione passa sempre, e prima di tutto, attraverso la salute dei suoi cittadini.

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