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LA NOBILTÀ DELLA RAGIONE CHE DIVENTA DIALOGO, INCONTRO E COMUNICAZIONE.

Data: 16/02/2016

Un inno al valore del dialogo e della cultura dell’incontro. Si potrebbe sintetizzare così lo spirito che ha caratterizzato la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Europea di Roma, nel decimo anno dalla sua fondazione.

Il tema dell’incontro è stato “L’Europa e la sfida dell’integrazione: cultura, conoscenza e solidarietà”.

Ne hanno parlato il Cardinale Gianfranco Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e il Prof. Umberto Roberto, Coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria dell’Università Europea di Roma.

Nella sua relazione il Cardinale Ravasi ha rivolto un invito a impegnarsi contro ogni tipo di estremismo spirituale e culturale.

“È questa – ha detto il Cardinale – una componente di grande rilievo nell’attuale contesto storico in cui viviamo, segnato da un rovente confronto di diverse civiltà, sotto la pulsione delle folle, spesso disperate, che bussano alle porte dell’Europa provenendo dal continente asiatico o da quello africano. Un importante filosofo ebreo alessandrino del I sec. d.C., che scriveva in greco, Filone di Alessandria d’Egitto, definiva il sapiente come colui che è methórios, cioè che si trova sulla frontiera, riuscendo così a stare coi piedi nel suo territorio, ma guardando anche oltre, verso quello degli altri, verso gli spazi collocati al di là del suo confine”.

“L’Europa – ha sottolineato Ravasi – deve riscoprire tutta la nobiltà del logos, ossia della ragione, che diventa diálogos, dialogo, incontro, comunicazione. Quindi, da una parte, vanno combattuti il sincretismo, il relativismo, il soggettivismo che spengono e dissolvono l’identità cristiana propria della civiltà europea. Dostoevskij con veemenza gridava: «L’Europa ha rinnegato Cristo. È per questo, è solo per questo che sta morendo». D’altra parte, però, bisogna eliminare ogni fondamentalismo, esclusivismo o integralismo gretto che rifiuta l’altro, l’accoglienza, la conoscenza e la molteplicità, la complessità dell’umanità, che ignora ogni valore altrui, in una sorta di foga iconoclastica, feroce ma anche impaurita nei confronti di tutto ciò che è diverso. Per dirla in una sola battuta: non dobbiamo mai rinunciare alla nostra identità senza rigettare, però, la diversità. Non dobbiamo rinunciare a noi stessi, ma dobbiamo anche riconoscere la grandezza dell’altro”.

“Questa – ha affermato Ravasi – è senz’altro un’impresa ardua: il dialogo è molto più difficile del monologo. Occorre superare la tentazione del duello, che è purtroppo una scelta ricorrente anche a livello sociale, politico e culturale (si ricordi il famoso saggio Lo scontro di civiltà pubblicato nel 1996 dal politologo americano Samuel Huntington). Bisogna scegliere piuttosto la via del duetto, come avviene in musica dove un soprano, voce dal registro alto, può stare in armonia persino col basso, voce antitetica, non perché il soprano abbassi il timbro e il basso adotti il falsetto, ma perché ogni voce conserva la propria identità, riuscendo però a creare, con l’incrocio, armonia. Consapevoli della propria identità, non si diventa però integralisti, bensì capaci di confronto, di «esaminare ogni cosa, tenendo ciò che è buono», come suggeriva san Paolo (1Tessalonicesi 5,21)”.

Il Prof. Umberto Roberto ha ricordato l’importante contributo che l’università può dare per l’accoglienza e l’integrazione, per formare persone e cittadini che, nella loro attività, siano aperti a una visione di convivenza, nel rispetto di un’identità antica e condivisibile.

“Oltre a insegnare Storia antica – ha spiegato il Prof. Roberto – ho anche l’onore e il privilegio di coordinare il corso di laurea magistrale in Scienze della formazione primaria di questa Università. Condivido, con i miei colleghi, l’avvincente sfida di una missione culturale ed educativa che può favorire negli anni la trasformazione della nostra società in un luogo accogliente e favorevole al dialogo.

Il corso di Formazione primaria dell’Università Europea di Roma si volge, soprattutto, alla necessità di preparare i nostri studenti – e futuri docenti – ai temi della interculturalità, del dialogo, dell’incontro tra culture, religioni, e sistemi educativi diversi; si accompagna a questa ispirazione generale l’urgenza di offrire ai nostri studenti una formazione davvero internazionale, capace di adeguare il compito della scuola, pubblica e privata, alle sfide ormai ineludibili dei nostri tempi.

In questo modo intendiamo contribuire al compito di creare una società disposta all’accoglienza e favorevole alla convivenza. È necessario procedere sulle orme dei nostri antichi, che dell’ospitalità facevano già un supremo dovere religioso; e sulle orme di Benedetto, che ricorda nella Regula(53): «Tutti gli ospiti che arrivano siano accolti come Cristo, poiché sarà Lui stesso a dire: “sono stato ospite e mi avete accolto”». Con questi principi, e con la memoria della nostra storia, occorre impegnarci per recuperare alla coscienza della nostra Europa uno dei segni più profondi e generosi della sua identità”.

Carlo Climati

MASTER PER FAVORIRE LA CONVIVENZA IN CONTESTI INTERCULTURALI

Data: 09/02/2016

All’Università Europea di Roma si inaugura un Master per favorire la convivenza in contesti interculturali

Martedì 9 febbraio 2016, alle 15:00, all’Università Europea di Roma, si è tenuta l’inaugurazione del Master per l’Educazione, l’inclusione e l’interazione in contesti interculturali, realizzato in collaborazione con l’Associazione Italiana Maestri Cattolici e con Enti e Imprese attivi in contesti interculturali e interreligiosi.

Interverranno, fra gli altri: Padre Luca Gallizia LC, Rettore dell’Università Europea di Roma, Renata Salvarani, direttore del master, Umberto Roberto, coordinatore del corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università Europea di Roma, Giuseppe Desideri, presidente dell’Associazione Italiana Maestri Cattolici, Jiang Zhonghua, direttore della scuola Zhong Hua di Roma, Guido Traversa, professore di filosofia morale, Valentina Colombo, docente di geopolitica del mondo islamico, Vincenza Tripaldi, docente di pedagogia speciale, Javier Fiz Perez, docente di psicologia dell’integrazione.

L’incontro sarà un forum sul tema dell’interculturalità a cui parteciperanno i docenti e gli iscritti al master, aperto a tutti.

Il dibattito sarà moderato da Roberta Gisotti, giornalista di Radio Vaticana.

Il mondo sta cambiando. Sempre più spesso, nella vita quotidiana, ci capita di incontrare persone provenienti da altri Paesi, con la loro cultura e il proprio vissuto, spesso anche difficile e doloroso.

Per favorire il dialogo e l’accoglienza l’Università Europea di Roma ha dato vita a questo nuovo Master, che vuole rispondere alla crescente domanda di formazione su temi e problemi che si pongono in conseguenza dei grandi flussi migratori in atto e per effetto di modalità globalizzate di azione nel mondo del lavoro.

Il Master offre un percorso basato su contenuti teorico scientifici e su esperienze di tirocinio e di progetti attuati in situazioni concrete, valorizzando le esperienze e le competenze dei singoli partecipanti in collaborazione con gli enti e le associazioni coinvolti.

Ha l’obiettivo di promuovere le competenze culturali, pedagogiche, metodologiche e didattiche necessarie per attivare positivi processi di interazione interculturale. I professionisti formati dal Master saranno in grado di operare all’interno di organizzazioni pubbliche e private, in enti governativi e Onlus, in istituti scolastici e di formazione, nelle realtà del terzo settore.
Il percorso di studio ha la finalità di fornire una preparazione culturale di base di carattere storico e sociologico sui fenomeni migratori e sulle globalizzazioni, nonché gli strumenti metodologici per un approccio alle differenze culturali e religiose e alle interazioni fra diverse identità.

Ha inoltre l’obiettivo di mettere gli iscritti in contatto diretto con realtà e situazioni in cui forme di interazione interculturale e interreligiosa vengono sperimentate positivamente, favorendo in loro lo sviluppo consapevole di capacità di interazione in contesti complessi, con particolare riferimento alla scuola, al mondo del no profit e del volontariato, alle professioni sanitarie, agli enti e alle aziende in cui operano gruppi a forte connotazione internazionale e interculturale.

Il Master è destinato agli insegnanti, agli operatori del terzo settore, agli operatori di enti e istituzioni che operano in contesti multiculturali, a giovani diplomati e laureati che vogliono arricchire la loro formazione con contenuti ed esperienze operative legati all’inclusione sociale e alle metodologie di interazione in contesti complessi. E’ inoltre rivolto a chi lavora in aziende che internazionalizzano e hanno rapporti con l’estero; a chi opera in ambito sociale e sanitario; a chi lavora nel mondo dei media e delle pubbliche relazioni, a tutti coloro che vogliono specializzarsi nella comunicazione e nella mediazione interculturale.

“L’università ha il compito di fornire strumenti di conoscenza e di creare spazi di incontro e di confronto con la realtà: questo è il nostro obiettivo – spiega Renata Salvarani, che coordina il master ed è anche docente di Storia del Cristianesimo all’Università Europea di Roma – Le lezioni teoriche presentano analisi accademiche dei singoli temi: l’identità, lo sguardo cristiano alle tradizioni religiose, la storia delle migrazioni, gli aspetti psicologici dell’approccio alla diversità, la definizione di interculturalità, il concetto di cittadinanza sostenibile. I laboratori e i progetti individuali in cui gli studenti saranno impegnati li metteranno direttamente a contatto con situazioni concrete e problematiche reali di Roma e del resto d’Italia. Le esperienze realizzate diventeranno un patrimonio positivo che l’Università metterà a disposizione dei soggetti che partecipano al progetto e, in generale, di quanti sono chiamati a operare in ambienti interculturali”.

Per ulteriori informazioni:

Prof. ssa Renata Salvarani, Direttore del Corso renata.salvarani@unier.it

Centro Dipartimentale post laurea dell’Università Europea di Roma

Tel. 06-66543937 – 0666543905

Carlo Climati

CALENDARIO ESAMI DI PROFITTO

I periodi di esami sono stabiliti in modo da evitare interferenze con lo svolgimento delle lezioni.

Sessione esami di recupero dicembre 2018

Sessione esami gennaio/febbraio 2019

Sessione esami giugno/luglio 2019

Sessione esami settembre 2019c     

ORARIO LEZIONI

L’attività didattica si articola in due semestri da 12 settimane di lezione ciascuno. Le lezioni, di 45 minuti l’una, si svolgono principalmente al mattino, con una pausa dalle ore 13.00 alle ore 15.00 in caso di lezioni pomeridiane.

L’orario delle lezioni è pensato per razionalizzare l’impiego del tempo, favorire la concentrazione e distribuire equamente il carico di lavoro. Parteciperai a lezioni frontali, esercitazioni e laboratori, seminari, e numerose altre attività formative, curriculari ed extra-curriculari, che ti permetteranno di arricchire la tua formazione umana e professionale. Tali esperienze professionali favoriranno l’immediato inserimento nel mondo del lavoro e delle attività produttive.

LABORATORI

Cognitive and Clinical Psychology Laboratory (CCPLl)

Il Laboratorio consente la messa appunto di indagini che, nate dalla convergenza delle diverse competenze coinvolte (psicologia clinica, psicoterapia cognitiva e comportamentale, neuropsicologia clinica e sperimentale, riabilitazione cognitiva, psicologia cognitiva, neurofisiologia comportamentale), si indirizzano all’indagine del comportamento e dei processi mentali come risultati dell’interazione tra motivazioni, processi cognitivi e contesti di interazione controllati. Visita il sito

Scopri le principali attività di ricerca del Laboratorio:

Business@Health

Il Laboratorio Business@Health dell’Università Europea di Roma nasce per definire, costruire e validare modelli di predizione dell’eccellenza organizzativa capaci di tenere in considerazione, a 360 gradi, la salute dei lavoratori. Non esiste business senza la salute dei lavoratori!

La salute dei lavoratori è business!

Visita il sito

OBIETTIVI DEL CORSO E SBOCCHI PROFESSIONALI

Il percorso formativo del corso di laurea magistrale in Psicologia completa in senso professionalizzante la preparazione di base dei laureati triennali, ampliando le competenze metodologiche e tecniche per l’intervento psicologico. Il laureato magistrale, con il superamento dell’esame di Stato, potrà iscriversi alla sezione A dell’albo e accedere al mondo del lavoro.

Il Corso offre la possibilità di approfondire le conoscenze in alcuni degli ambiti più importanti della Psicologia (quali ad esempio la psicologia clinica e sociale, la psicologia giuridica, la criminologia, la psicologia dello sviluppo) scegliendo tra tre diversi indirizzi possibili:

Indirizzo in Psicologia clinica e di comunità si pone l’obiettivo di formare una figura professionale dotata di specifiche competenze, capace di assumersi la responsabilità di operare con metodi e strumenti di valutazione e di intervento sulla persona, sulle relazioni interpersonali e sui gruppi per la diagnosi, la prevenzione, il sostegno psicologico, la promozione della salute e del benessere, e la riabilitazione.

In particolare si propone di fornire le seguenti conoscenze e competenze:

  • Conoscenze scientifico-metodologiche approfondite ed aggiornate dei principali modelli teorici, di ricerca e di intervento.
  • Capacità di progettare, realizzare e valutare interventi di tipo psicologico in ambito clinico, della salute e di comunità.
  • Capacità di progettare e realizzare ricerche psicologiche in ambito clinico, della salute e di comunità, nonché di analizzare e interpretare i dati rilevati con la somministrazione dei test.
  • Capacità progettuale nella gestione e nell’organizzazione di ambienti relazionali congruenti con le esigenze delle persone, dei gruppi e delle comunità.
  • Capacità di operare e collaborare con altri settori disciplinari.
  • Conoscenza dei principali strumenti telematici ed informatici negli specifici ambiti di competenza.

Guarda la presentazione dell’Indirizzo in Psicologia clinica e di comunità.

NOVITÀ! Nuovo indirizzo in Psicologia e Psicopatologia dello Sviluppo:
Il curriculum in Psicologia e Psicopatologia dello Sviluppo approfondisce la dimensione evolutiva, spiegando l’insorgenza e la stabilizzazione dei comportamenti disfunzionali e patologici ed esaminando l’influenza reciproca dei fattori affettivo-relazionali, psicologici, ambientali, genetico-fisiologici, nei cambiamenti che si verificano, in particolare, durante l’infanzia, la fanciullezza e l’adolescenza.
Scarica la scheda descrittiva del nuovo indirizzo.

Indirizzo in Neuroscienze cliniche:
Approfondisce gli aspetti legati alle teorie e alle tecniche d’indagine sulle funzioni e disfunzioni cerebrali con l’obiettivo di promuovere l’acquisizione di un’esperienza ampia, pratica e multidisciplinare finalizzata alla diagnosi e riabilitazione neuropsicologica dei disturbi cognitivi ed emotivi. Il percorso fornirà, inoltre, le conoscenze attinenti alle metodiche e agli strumenti più all’avanguardia nel campo della ricerca nelle neuroscienze cliniche.

In particolare si propone di fornire le seguenti conoscenze e competenze:

  • Conoscenze scientifico-metodologiche approfondite ed aggiornate dei principali modelli teorici, di ricerca e di intervento.
  • Conoscenze relative all’uso degli strumenti valutativi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico e neuro-psicologico.
  • Capacità di progettare, realizzare e valutare ricerche ed interventi di tipo neuro-psicofisiologico nell’ambito delle neuroscienze cliniche.
  • Capacità di progettare e realizzare studi in ambito neuro-psicofisiologico, nonché di analizzare e interpretare i dati provenienti dalle ricerche di neuroimaging.
  • Capacità di operare e collaborare con altri settori disciplinari.
  • Conoscenza dei principali strumenti psicodiagnostici e relativi alla valutazione neuropsicologica.

Guarda la presentazione dell’Indirizzo in Neuroscienze cliniche.

Indirizzo in Psicologia del lavoro, delle organizzazioni e del marketing: permette l’applicazione di teorie e strumenti della psicologia al contesto lavorativo, aziendale e al mercato per favorire il successo organizzativo, l’eccellenza nella gestione delle risorse umane e la migliore applicazione delle strategie di business e di marketing interno ed esterno. Il curriculum si pone l’obiettivo di formare una figura professionale di elevato profilo dotata di specifiche ed innovative competenze e capace di operare in piena responsabilità in diversi ambiti di pertinenza: risorse umane, marketing e pubblicità, safety & health, management. Utilizzerà strumenti metodologici e tecnici avanzati con un forte background scientifico, applicativo ed aziendale.

In particolare l’obiettivo è quello di formare un professionista che oltre ad un livello adeguato di conoscenze nelle discipline psicologiche di base, dovrà possedere le seguenti competenze specifiche:

  • Capacità di utilizzare i metodi, gli strumenti e le tecniche relative allo studio e all’intervento, nei diversi contesti organizzativi, riguardanti la selezione, la valutazione e la formazione delle risorse umane, la consulenza organizzativa, l’orientamento professionale ed il coaching, la sicurezza sul luogo di lavoro ed il benessere, l’impiego di nuove tecnologie nelle organizzazioni, il marketing e la pubblicità, il management e le business strategies.
  • Capacità di progettare e gestire autonomamente interventi e ricerche nei diversi ambiti organizzativi e del lavoro.
  • Capacità progettuale nella gestione e nella organizzazione di ambienti relazionali congruenti con le esigenze delle persone, dei gruppi, e delle comunità.
  • Capacità di progettare interventi nel settore in piena autonomia professionale e con uno sguardo internazionale.
  • Capacità di valutare la qualità e l’efficacia degli interventi.
  • Capacità di progettare e gestire i processi di innovazione nelle organizzazioni, con particolare riferimento ai processi di comunicazione e di interazione sociale mediati dalle nuove tecnologie e dal digital.
  • Capacità di operare e collaborare con altri settori disciplinari.
  • Adeguate capacità di gestione e comunicazione dell’informazione, specialmente attraverso tecnologie informatiche e telematiche.

Guarda la presentazione dell’Indirizzo in Psicologia del lavoro, delle organizzazioni e del marketing.

Modalità di accesso:

Potrà avere accesso lo studente che abbia conseguito la laurea nella Classe L-24 in Scienze e Tecniche Psicologiche o in altro corso di laurea; in tal caso è richiesto il possesso dei requisiti curriculari previsti nel Regolamento didattico di corso di Studio (almeno 88 CFU in M-PSI).

La verifica della personale preparazione è sempre prevista secondo modalità definite nel Regolamento didattico del corso di studi.

Sbocchi professionali:

Il laureato magistrale in Psicologia potrà accedere alla professione di Psicologo in contesti pubblici e privati, in tutti gli ambiti professionali nei quali sono necessari la valutazione, l’analisi e l’intervento sulla persona, sui gruppi o sulle organizzazioni. Potrà accedere alla specializzazione necessaria per la professione di psicoterapeuta.

La Laurea Magistrale in Psicologia permette l’accesso diretto al mondo del lavoro e consente l’iscrizione all’Albo degli Psicologi in seguito al superamento dell’Esame di Stato.

Il corso prepara alla professione di:

  • Psicologi clinici e psicoterapeuti – (codifica ISTAT – 2.5.3.3.1)
  • Psicologi del lavoro e delle organizzazioni – (codifica ISTAT – 2.5.3.3.3)
  • Specialisti in scienze psicologiche e psicoterapeutiche, Psicologi clinici e psicoterapeuti, Psicologi del lavoro e delle organizzazioni, Specialisti in Neuroscienze

Funzione in un contesto di lavoro:

Il percorso formativo in psicologia promuove l’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro, le cui principali funzioni sono: migliorare il benessere psicologico; studiare gli assetti di imprese e organizzazioni e favorire l’adattamento sociale, educativo e lavorativo; progettare e gestire autonomamente interventi e ricerche nei diversi ambiti della psicologia, promuovere l’organizzazione di ambienti relazionali congruenti con le esigenze delle persone, dei gruppi e delle comunità; valutare la qualità e l’efficacia degli interventi; operare nel campo della formazione e gestione delle risorse umane; progettare interventi di prevenzione, diagnosi, abilitazione-riabilitazione e sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità; progettare ricerca per lo studio del sostrato neurobiologico dei processi psichici, valutare interventi psicologici sulla base della conoscenza neuroscientifica delle funzioni mentali.

Competenze associate alla funzione:
Le competenze associate alle funzioni sopra elencate sono:

  • analizzare e valutare situazioni e domande provenienti da singoli, gruppi e organizzazioni;
  • utilizzare metodi e strumenti di diagnosi e sostegno psicologico;
  • utilizzare metodi e strumenti di ricerca e di intervento psicologico;
  • gestire processi e promuovere dinamiche relazionali funzionali al raggiungimento di obiettivi di sviluppo organizzativo;
  • progettare ricerche e interventi psicologici a partire da conoscenze neuroscientifiche.

Sbocchi occupazionali:

Il laureato in Psicologia potrà inserirsi nei seguenti contesti lavorativi: organizzazioni profit e no-profit, enti di ricerca, imprese private, enti di formazione professionale, agenzie per il lavoro, cooperative, società di consulenza, strutture e servizi socio-sanitari, agenzie private del terzo settore di enti pubblici e privati in ambito psicologico. Il laureato potrà, altresì, inserirsi nel mercato della libera professione in relazione alle funzioni e competenze previste dal quadro normativo. L’esercizio della professione di Psicologo è regolata dalle leggi dello Stato.

La legge 56/89 prevede che la cura psicoterapica sia esercitabile in seguito ad una formazione specialistica almeno quadriennale, successiva al conseguimento della laurea magistrale in Psicologia (o Medicina).