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GERUSALEMME E LE IDENTITÀ DEI TRE MONOTEISMI

Data: 24/05/2016

Continua l’impegno dell’Università Europea di Roma nel dialogo tra Ebrei, Cristiani e Musulmani

La definizione delle identità di Ebrei, Cristiani e Musulmani in relazione con Gerusalemme, città reale e ideale, è al centro di un progetto di ricerca dell’Università di Amsterdam. Sarà presentato il 26 e il 27 maggio 2016 in un convegno internazionale, che troverà prosecuzione in seminari e conferenze, sul tema della Terra Santa come luogo di confronto fra differenze e alterità.

All’iniziativa scientifica parteciperà anche Renata Salvarani, professore di Storia del Cristianesimo all’Università Europea di Roma.

“Identità e memoria – spiega Renata Salvarani – sono i due temi intorno ai quali si sviluppa questo progetto interdisciplinare: Gerusalemme è stata per secoli riferimento ideale sia per gli Ebrei, in gran parte costretti alla lontananza, sia per i Cristiani che vi hanno i loro legami memoriali, sia per i Musulmani che a partire dal X secolo vi hanno localizzato devozioni e celebrazioni. Così la città è sentita, tutt’oggi, come parte dei percorsi di auto definizione dei tre gruppi. La sua immagine è elemento di tradizioni plurisecolari e lo stesso spazio urbano fisico è stato plasmato dalle diverse idee tramandate e modificate nel resto del mondo. Per questo, studiare la genesi e i mutamenti delle immagini di Gerusalemme significa anche mettere in evidenza le relazioni fra i tre monoteismi, sia sul piano storico, sia su quello teologico. Da un punto di vista cristiano, al di là di contrapposizioni violente che non si possono negare, il legame più profondo e duraturo con la Città della Resurrezione sta nella liturgia, nel fare memoria dei misteri della salvezza, localizzati in spazi precisi. A quei luoghi rinvia la successione dei pellegrinaggi, che sono sempre stati anche occasioni di conoscenza delle realtà del Vicino Oriente, dell’altro, del diverso”.

La partecipazione dell’Università Europea a questa occasione di confronto scientifico rientra in un percorso più ampio di ricerca collegato con il Pontificio Istituto Notre Dame of Jerusalem Center, che ha come fulcro proprio l’indagine dell’identità cristiana in relazione con i Luoghi memoriali di Terrasanta e nel confronto con Ebraismo e Islam.

Una tappa importante in questa prospettiva è stato il convegno “Fede e ragione nel pensiero ebraico cristiano, islamico” promosso a Gerusalemme nel 2010 con l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. Altre ricerche hanno trovato prosecuzione negli anni intorno a temi ed eventi specifici (storia della liturgia, aspetti geopolitici, demografia).

Carlo Climati

LA MIGLIORE PREVENZIONE DEL BULLISMO È L’EDUCAZIONE

Data: 21/05/2016

E’ in corso oggi, sabato 21 maggio 2016, all’Università Europea di Roma, il seminario “Le emozioni in classe. Il bullismo: linee guida per comprendere e agire”, organizzato dallo stesso ateneo con l’associazione “Il Sole esiste per tutti”. L’incontro ha lo scopo di offrire strumenti e percorsi per la gestione della sfera emotiva di bambini e ragazzi.

Fra i vari interventi il Prof. Javier Fiz Perez, docente di Psicologia all’Università Europea di Roma, ha spiegato che “il ruolo della famiglia e della scuola diventa assolutamente determinante in questo percorso, che implica un insieme di sfide e impegni di notoria complessità”.

“Gli obbiettivi da raggiungere in ogni tappa della vita, specialmente durante la cosiddetta età evolutiva – ha spiegato il Prof. Javier Fiz Perez – richiedono la presenza di genitori attenti e presenti, di educatori competenti e di gruppi di coetanei con cui condividere un sano stile di vita. In questo contesto un fenomeno così devastante come il bullismo diventa decisamente deleterio per lo sviluppo di ogni bambino e adolescente. La ricerca scientifica è molto sensibile al fatto che dopo la seconda infanzia ci sono delle priorità psico-educative come l’affermazione della propria identità e personalità, l’autostima, l’accettazione da parte del gruppo dei coetanei. In questa ottica la creazione e tutela di contesti sani di socializzazione diventa essenziale per il raggiungimento di taluni obbiettivi.

Il fenomeno del bullismo, così presente nelle diverse fasi di socializzazione, sia per differenza di genere, età, cultura o per mera prepotenza richiede un lavoro di squadra tra professionisti competenti, educatori, genitori e scuola, soprattutto in maniera preventiva. Tanto più nei nostri tempi, con la presenza sempre più invadente del cyber-bullismo che genera tante sofferenze di natura psico-fisica ai nostri ragazzi. Capire le cause ed educare in maniera preventiva è il modo più efficace per evitare, un domani, il fenomeno del mobbing nel contesto del lavoro, della violenza di genere e della prepotenza sociale in tutte le sue manifestazioni”.

Secondo il Prof. Javier Fiz Perez, quindi, è importante insegnare, educare e formare oggi al rispetto e alla sana convivenza, per garantire a tutti un futuro migliore e più sereno.

Fra i possibili strumenti di aiuto per la gestione del problema del bullismo e di altre situazioni di difficoltà c’è la Pet Therapy, che prevede interventi assistiti con gli animali.

La psicologa Giorgia Caucci ha spiegato: “A tutti i bambini e ragazzi piacciono gli animali, in particolare i cani. La Pet Therapy a scuola può essere di supporto sia con bambini “difficili” (ritardo psicomotorio e disturbi del comportamento) sia con l’intera classe, agendo sulla socializzazione, sulla relazione e sulla collaborazione. Quando un cane entra in classe le dinamiche cambiano, lasciando spazio all’armonia e alla coesione che portano nell’ambiente emozioni positive. Non solo. Il gruppo classe si unisce e prende forza. Quindi i cani si trasformano in veri e propri maestri, insegnando ai ragazzi l’importanza dell’empatia, della pazienza, e dell’ascolto.

Attraverso il gioco con il cane i ragazzi imparano ad esprimere la loro vivacità, condividendola gli uni con gli altri, ricavandone sensazioni di benessere. Quindi, giocare con il cane a scuola permette di stimolare l’interazione sociale e l’autostima. Il cane riveste un ruolo affettivo, grazie alla capacità relazionale dell’animale stesso, che permette ai ragazzi un continuo scambio emozionale.

Regolari incontri con il cane in classe possono aiutare ad arginare e a prevenire il fenomeno della dispersione scolastica, attraverso l’aumento della motivazione, del senso di responsabilità e di appartenenza dello studente alla quotidianità scolastica, anche grazie ad eventuale affiancamento mirato di soggetti a rischio durante le materie ritenute più difficili”.

Carlo Climati

LE EMOZIONI IN CLASSE. IL BULLISMO: LINEE GUIDA PER COMPRENDERE E AGIRE.

Data: 20/05/2016

Seminario all’Università Europea di Roma sabato 21 maggio 2016.

Tra gli strumenti anche un Laboratorio sulla “Pet Therapy”, terapia con gli animali domestici.

Sabato 21 maggio 2016, dalle 9:15, all’Università Europea di Roma, via degli Aldobrandeschi 190, si terrà il seminario “Le emozioni in classe. Il bullismo: linee guida per comprendere e agire”, organizzato con l’associazione “Il Sole esiste per tutti”.

Tra i fenomeni giovanili più preoccupanti c’è sicuramente il bullismo. Con questo termine si intende una serie di azioni, ripetute, che hanno lo scopo di creare un dominio psicologico dei più forti nei confronti dei più deboli. A lungo andare, può trasformarsi in una vera e propria persecuzione e causare danni gravissimi.

Ne sono protagonisti ragazzi sempre più giovani, che esercitano una specie di oscuro potere nei confronti degli altri, attraverso differenti forme di violenza fisica o verbale.

Il risultato finale di questo insieme di piccole o grandi violenze è l’annullamento progressivo della personalità. A furia di essere perseguitata, la persona che subisce il potere del bullo comincia a smarrire la propria autostima. Ha perfino paura di chiedere aiuto, perché pensa che nessuno possa davvero darle una mano. Preferisce chiudersi in un guscio di silenzio, nel terrore di subire le eventuali vendette del suo carnefice.

Nel seminario all’Università Europea di Roma saranno offerti strumenti e percorsi per la gestione della sfera emotiva di bambini e ragazzi. Fra questi anche la “Pet Therapy”, terapia con animali domestici.

Dopo il saluto dei Professori dell’ateneo Claudia Navarini e Luigi Russo, alle 9.30 Javier Fiz Perez, docente di Psicologia all’Università Europea di Roma farà un’introduzione al tema del fenomeno del bullismo. Seguiranno, dalle 10.00, gli interventi di Elisa Tempesta, psicologa e psicoterapeuta (“Prevenzione del disagio e gestione della classe”), Fabio Glielmi, psicologo e psicoterapeuta (“Comunicazione assertiva per educatori e insegnanti”), Loredana Giani, professore ordinario di diritto amministrativo (“Dentro il bullismo: aspetti legislativi”), Patrizia Sabbatini, psicologa e Tutor dell’apprendimento e Cristina Aprico, dottoressa e Tutor DSA (“Presentazione Progetto pilota gratuito”).

Alle 14 si terranno i Laboratori per la gestione della sfera emotiva degli alunni: “Pet Therapy”, interventi assistiti con gli animali, con Giorgia Caucci, psicologa e psicoterapeuta, “Emozioni e bullismo”, con Patrizia Sabbatini e Giulia Campennì, psicologa, “Emozioni e DSA”, con Cristina Aprico e Irene Frondoni, psicologa.

Per informazioni e iscrizioni:

Tel. 373 7754195 / 373 7754841.

E-mail: info@ilsoleesistepertutti.org

GIORNATA DI PRIMAVERA E DI SOLIDARIETÀ CON ANGELI PER UN GIORNO

Data: 18/05/2016

Domenica 15 Maggio 2016 i volontari e gli amici di Angeli per un giorno, progetto dell’associazione Mission Network sostenuto dall’Università Europea di Roma, organizzano una giornata di giochi e divertimento dedicata a bambini in situazioni di difficoltà, ospiti di case famiglia e d’accoglienza.

Per il terzo anno consecutivo cento bambini ed altrettanti volontari saranno insieme per condividere con gioia i valori dello sport. L’incontro, che inizierà alle 10:00, si svolgerà nel Centro Sportivo “Virtus Boccea”, Via Stefano Vaj 73.

Dopo l’accoglienza dei bambini e dei volontari, ci sarà un momento di raccoglimento con la Santa Messa alle 11.00. Seguirà uno spazio dedicato ai giochi liberi in attesa del pranzo. Nel pomeriggio sono numerose le attività in programma: scuola calcio, tornei di pallavolo e giochi di squadra organizzati dallo staff.

Gli “Angeli” volontari sono principalmente amici e studenti dell’Università Europea di Roma, che già da molti anni regalano momenti di allegria ai bambini, organizzando pomeriggi di giochi, cinema e sport.

Molti di questi ragazzi non si limitano ad essere “Angeli per un giorno”, ma portano avanti il loro impegno in modo continuativo. Chi lo desidera, infatti, può prolungare la propria collaborazione con le case famiglia, scegliendo liberamente quanto tempo dedicare ai bambini.

Un ringraziamento speciale va al Centro Sportivo “Virtus Boccea” per l’ospitalità e la disponibilità rinnovata ogni anno.

Per partecipare è sufficiente contattare lo staff di Angeli per un giorno all’indirizzo email roma@angeliperungiorno.it, mentre per conoscere le varie attività in programma è possibile seguire i canali social o visitare il sito web www.angeliperungiorno.it

Carlo Climati

ESAME DI MATURITÀ? NIENTE PAURA!

Data: 28/04/2016

L’Università Europea di Roma organizza un seminario gratuito per aiutare gli studenti: dall’ansia alla fiducia

Mercoledì 4 maggio 2016, dalle ore 15:00, all’Università Europea di Roma (via degli Aldobrandeschi 190), si terrà il seminario gratuito Obiettivo Maturità“, per aiutare i ragazzi a superare con profitto l’esame di Maturità. Sarà un “allenamento” per prepararsi bene a questo appuntamento importante.

L’incontro, che durerà due ore, è aperto a tutti gli studenti delle scuole superiori.

I docenti dell’Università Europea di Roma spiegheranno, con esempi pratici, i passi fondamentali per superare con profitto l’esame di Maturità:

– Consigli pratici per scrivere la tesina di Maturità (Prof. Luigi Russo). Come integrare gli argomenti in modo fluido, creare un titolo e scrivere la bibliografia.

– Affrontare lo stress e superare la prova orale (Prof. Massimo Marchisio). Rimuovere gli ostacoli che impediscono di esprimere al massimo le proprie capacità.

Per ulteriori informazioni: Tel. 0666543850.

E-mail: orientamento@unier.it

DAL CARCERE ALLA SPERANZA

Data: 01/04/2016

Convegno all’Università Europea di Roma su “Funzione della pena, giustizia riparativa e amministrazione del sistema carcerario”

Il percorso dell’essere umano, a volte, può conoscere momenti di caduta, di errore, di conflitto con gli altri. Tutti possono sbagliare. Ma tutti devono avere il diritto di cominciare una vita nuova.

La funzione del carcere è questa. Non un momento di repressione, ma di speranza. Un’opportunità per tornare a dare il proprio contributo alla società.

Se ne parlerà nel convegno “Funzione della pena, giustizia ripartiva e amministrazione del sistema carcerario”, che si terrà giovedì 7 aprile 2016, alle 11.00, all’Università Europea di Roma, via degli Aldobrandeschi 190.

Obiettivo della giornata di studi è un confronto sul tema del fondamento e della giustificazione della sanzione criminale, tra funzione rieducativa del condannato, retributiva e preventiva. Tale riflessione sarà condotta attraverso un confronto tra vari operatori del settore “giustizia”, che vantano una consolidata esperienza in materia.

L’incontro è nato per iniziativa degli studenti dell’Università Europea di Roma ammessi, per meriti di studio, nelle Eccellenze Accademiche del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza, sotto il coordinamento del Prof. Aniello Merone.

Il convegno sarà aperto dai saluti del Rettore Padre Luca Gallizia L.C. e del Prof. Emanuele Bilotti, coordinatore del Corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza e ordinario di Diritto civile presso la stessa università.

Dopo la presentazione delle attività delle Eccellenze Accademiche da parte degli Studenti inseriti nel progetto, interverranno Alfonso Sabella, magistrato, con una relazione dal titolo La disciplina della pena tra legalità e discrezionalità del giudice; Luigi Annunziata, avvocato del Foro di Roma e dottorando di ricerca in Diritto processuale penale presso La Sapienza, Università di Roma, sul tema La detenzione preventiva: antagonista alla “criptopena”; Silvana Sergi, direttrice del carcere romano Regina Coeli, che illustrerà problematiche sul tema L’espiazione della pena in istituto: disciplina giuridica ed esperienze di vita.

Seguirà l’intervento di Marcella Clara Reni, Presidente dell’Associazione Prison Fellowship, che parlerà del Contributo degli enti e delle associazioni nella rieducazione del condannato.

Interverrà anche l’Avvocato Alessandro Benedetti, del foro di Roma, Docente di Criminologia presso l’Università Europea di Roma.

Al termine delle relazioni sono previste alcune comunicazioni da parte degli studenti aderenti al Progetto delle Eccellenze Accademiche.

Modera e conclude Carmelo Leotta, ricercatore di Diritto penale nell’Università Europea di Roma.

Per informazioni: tel. 06 665431.

Carlo Climati

UNIVERSITÀ EUROPEA DI ROMA: RINNOVATI E POTENZIATI I VERTICI A SOSTEGNO DI UNA NUOVA FASE DI SVILUPPO

Data: 14/03/2016

Università Europea di Roma: rinnovati e potenziati i vertici a sostegno di una nuova fase di sviluppo

• Nominato il nuovo Magnifico Rettore

• Nominato il Pro-Rettore

Il Consiglio di Amministrazione dell’Università Europea di Roma, lo scorso 9 marzo 2016, ha nominato il nuovo Magnifico Rettore nella persona di P. Pedro Barrajón alla scadenza del mandato dell’attuale, l’1 settembre 2016. Ha inoltre indicato nel Prof. Alberto Gambino la persona che rivestirà il ruolo di Pro-Rettore, incarico precedentemente non ricoperto. Il CDA desidera ringraziare l’attuale Magnifico Rettore P. Luca Gallizia per la vigorosa azione di rilancio dell’Università e propone che, alla scadenza del mandato, assuma il ruolo di Presidente del Consiglio stesso. Infine, il Prof. Umberto Roberto viene nominato Coordinatore Accademico.

Breve biografia di P. Pedro Barrajón

P. Pedro Barrajón è nato in Spagna nel 1958. Ordinato sacerdote nel 1988, ha ottenuto nel 1995 il grado di Dottore in Teologia presso l’Università Gregoriana. Dal 1996 riveste il ruolo di Professore Ordinario di Antropologia Teologica a Roma presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, istituzione di cui è stato Rettore dal 2006 al 2013. È stato inoltre membro del Consiglio di Amministrazione dell’Università Europea di Roma dal 2008 al 2012. Insegna nei Corsi di Laurea di Psicologia ed Economia della stessa Università, impartendo la materia “Pensiero cristiano tra scienza e fede”.

Ha pubblicato numerosi articoli e realizzato conferenze in Italia e all’estero. Tra i titoli di libri che ha pubblicato, si menzionano: “Dio Creatore”, “Angeli e demoni nella storia della salvezza”, “Il peccato originale oggi” (ed.), “La teologia del corpo secondo Giovanni Paolo II” (ed.).

Carlo Climati

ARTE, FEDE E COMUNICAZIONE: QUALI ALTERNATIVE AI SUONI DEL SILENZIO?

Data: 08/03/2016

Incontro con Fabio Colagrande all’Università Europea di Roma.

Siamo nati per comunicare. Il mondo in cui viviamo oggi, agli inizi del terzo millennio, ci pone sempre di più di fronte all’opportunità di arricchire le nostre vite attraverso l’incontro con gli altri.

Le nuove tecnologie abbreviano le distanze. E’ sufficiente spingere un tasto del computer per entrare rapidamente in contatto con persone lontane. Ma questa velocità di comunicazione si scontra, a volte, con l’incapacità di dialogare con chi ci è più vicino, con chi ha una mano da stringere ed un volto concreto da accarezzare.

In qualunque tipo di comunicazione il primo passo da fare è l’accoglienza, la ricerca dello sguardo dell’essere umano che appare di fronte a noi. Uguale a noi, indipendentemente dalla sua cultura, dalla sua religione e dalle sue idee.

Ma il valore della bellezza dell’incontro non è sempre compreso. Spesso, nella realtà quotidiana, si costruiscono ostacoli, barriere, confini inutili, frutto dello sguardo di pregiudizio con il quale ci rivolgiamo agli altri. Uno sguardo che spesso corrisponde ad una sentenza di morte, uccidendo dentro di noi l’occasione di costruire ponti e nuove amicizie.

Una bella canzone di Simon e Garfunkel, “The sound of silence” affronta in modo perfetto il tema dell’incomunicabilità, offrendo un’immagine simbolica che sembra lo specchio dei nostri tempi. Descrive “persone che sentono senza ascoltare”.

Il “suono del silenzio” è uno dei maggiori rischi della società di oggi, in cui la comunicazione è soltanto apparente. Incontriamo le persone, ma non siamo disposti ad ascoltarle. Non vogliamo aprirci ad un autentico incontro con loro.

In quale modo il linguaggio dell’arte e della fede possono dare un contributo alla cultura del dialogo e dell’incontro? Di questo, ed altro, si parlerà in un incontro sul tema “Arte, fede e comunicazione”, con Fabio Colagrande, giornalista di Radio Vaticana, attore, regista ed autore teatrale.

L’incontro si terrà martedì 8 marzo 2016, alle 13:00, all’Università Europea di Roma, via degli Aldobrandeschi 190, nell’ambito del Laboratorio di comunicazione “Non sei un nemico!” dello stesso ateneo.

Fabio Colagrande è anche autore e interprete di una serie di monologhi sul tema “Miserabili: testimoni evangelici del Giubileo”, per il blog VinoNuovo.it

E’ possibile ascoltare qui il primo monologo, in cui parla un personaggio spesso citato nei primi tre anni di pontificato di Papa Francesco: il fratello del figliol prodigo.

Carlo Climati

LA PORPORA E IL SANGUE: UNA LUCE SUL MEDIO EVO

Data: 24/02/2016

All’Università Europea di Roma presentazione del romanzo storico “La porpora e il sangue”

Si parla spesso del Medio Evo come di un’epoca oscura e triste, paragonata a quella in cui viviamo oggi. Eppure, se approfondiamo bene l’argomento, possiamo accorgerci che in quel periodo ci sono state sicuramente tante ombre, ma anche molte luci, da conoscere e scoprire.

Di questo si parlerà all’Università Europea di Roma (via degli Aldobrandeschi 190), mercoledì 24 febbraio 2016, alle 14:30, in occasione della presentazione del romanzo storico di Stefano Vincenzi “La porpora e il sangue” (Luni Editrice).

Insieme all’autore ne parleranno Luigi Russo, docente di Storia Medievale all’Università Europea di Roma, e Fabio Massimo Signoretti, giornalista del quotidiano “La Repubblica”.

“È la metà del X secolo – si legge nella presentazione del romanzo – e l’Impero Romano d’Oriente ha ritrovato equilibrio e potenza militare, quando il papa di Roma incorona imperatore d’Occidente un giovane re venuto dalla Sassonia che attacca i territori italiani fedeli al basileus di Costantinopoli.

Niceforo II, ascetico e invitto guerriero, è il Basileus. Egli guarda verso Oriente per riconquistare i territori di fede cristiana occupati dagli infedeli. Intorno a lui si muovono la giovane e bellissima basilissa Teofano, madre dei principi porfirogeniti, Elena Lecapeno e Jhoannes, veterano di cento battaglie, che veglia sulla vita dei porfirogeniti.

Re e regine, principi e principesse, cavalieri e guerrieri, d’Oriente e d’Occidente, amano, odiano, combattono e tradiscono in un contesto fedele alla storia, per quanto può esserlo un romanzo che racconta, o immagina, anche le ragioni di chi non ha vinto in guerra o in amore”.

L’autore, Stefano Vincenzi, è Legal Counsel di Mediobanca e professore di Diritto del Mercato Finanziario all’Università Europea di Roma, nonché autore di numerose pubblicazioni e del romanzo storico “Verso Costantinopoli”.

L’ingresso è libero.

Per informazioni: Tel. 06 665431.

Carlo Climati

PAURE EMERGENTI NEI LUOGHI DI LAVORO: QUALI CONSEGUENZE PER LA SALUTE?

Data: 17/02/2016

“Paure emergenti nei luoghi di lavoro: crisi economica e insicurezza lavorativa” è il tema di un seminario che si è tenuto mercoledì 17 febbraio 2016 all’Università Europea di Roma, nell’ambito del Laboratorio di ricerca Business@Health, fondato da Gabriele Giorgi e Javier Fiz Pérez, psicologi e professori dello stesso ateneo. Nel corso dell’incontro è stato fatto un bilancio sulle strategie di intervento per contrastare le ansie emergenti che possono danneggiare la salute dei lavoratori.”

“La depressione – ha spiegato il Prof. Javier Fiz Pérez – viene rilevata in aumento nel contesto europeo ed italiano, segno evidente che lo stress si diffonde come un virus. Problemi di salute mentale sono diventati le principali cause di assenteismo sui luoghi di lavoro e di pensionamento anticipato in Europa.

A rilevarlo è l’ultimo Rapporto dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla salute mentale e il benessere nei luoghi di lavoro. Complessivamente i disturbi mentali ed il malessere, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, comportano costi elevatissimi per la società, anche in termini monetari e difficili da evitare considerando che il 25% dei cittadini europei incontreranno problemi di salute mentale nel corso della vita.

L’ambiente di lavoro e l’organizzazione rappresentano solo una parte del problema, ma comunque risultano fondamentali. Dopo un’attenta analisi della letteratura è stato messo a punto dal Laboratorio Business@Health dell’Università Europea di Roma un questionario psicologico per la misura dello stress economico (pubblicato in prestigiose riviste internazionali) e somministrato a migliai a di lavoratori italiani.

Forti depressioni correlate allo stress lavorativo, che possono culminare anche in suicidi, si verificano a causa del senso di precarietà o della paura di perdere il lavoro a causa di un fallimento o una crisi aziendale. Il rischio di gesti inconsulti è elevato in un momento di difficile congiuntura economica, con un tasso di disoccupazione importante.

La ricerca evidenzia come la paura della non occupabilità e della crisi economica si associ ad un rischio aumentato di depressione e disturbi ansiosi. Particolare attenzione è stata posta anche all’età dei partecipanti all’indagine. Da una parte molti giovani oggi vengono chiamati Neet, dall’acronimo inglese Not in Education, Employment or Training. Giovani fra i 15 e i 34 anni che non vanno a scuola né all’università, non seguono corsi di formazione professionale e non lavorano, scivolando inattivi verso lo stress, la rassegnazione e la sfiducia verso il futuro.

Dall’altra, l’invecchiamento della popolazione è ormai una certezza e parallelamente le riforme del sistema pensionistico costringono gli impiegati maturi a lavorare più a lungo, comportando la necessità di riuscire a far fronte allo stress nel periodo più maturo della loro vita, dove è possibile ipotizzare che le risorse e l’energia siano minori”. Il Prof. Gabriele Giorgi ha parlato di un altro tema di grande attualità: la paura di espatriare, alimentata anche dai recenti episodi di terrorismo.

“I manager espatriati – ha spiegato il Prof. Giorgi – quando non riescono o hanno difficoltà ad adattarsi ad un ambiente nuovo possono avvertire forti livelli di stress. Dalla mancanza degli affetti alle mutate condizioni ambientali, dal cambiamento degli stili di vita alla diversa assistenza sanitaria. Sono tanti i fattori che possono generare disfunzioni nell’adattamento.

Negli ultimi tempi, come sottolineato da recenti fatti di cronaca, sembrerebbe assumere importanza anche un altro fattore nel determinare il mancato adattamento dei manager nei territori esteri, ossia la paura di essere soggetti ad attentati o ripercussioni terroristiche verso i Governi dei Paesi in cui le loro aziende hanno sede. Si tratta quindi di un elemento che risulta collegato non a tematiche prettamente aziendali, quanto piuttosto a vicende politiche e a quel marketing della paura che i telegiornali e mass-media trattano sempre con maggiore frequenza, voluto diffondere anche dagli stessi attentatori”.

Il Laboratorio Business@Health nasce dell’Università Europea di Roma è nato per definire, costruire e validare modelli di predizione dell’eccellenza organizzativa capaci di tenere in considerazione, a 360 gradi, la salute dei lavoratori. L’obiettivo è quello di favorire la creazione e lo sviluppo di modelli organizzativi con una cultura dell’healthy business al fine di sviluppare ambienti di lavoro sicuri, motivanti e con prestazioni di ottimo livello.

Per ulteriori informazioni il sito del Laboratorio è www.uerbusinesshealth.com

Carlo Climati